AUTO FERMA IN QUARANTENA: ECCO COSA FARE CON IL FAP
Auto ferma in quarantena: quali sono i rischi di avere una vettura ferma per periodi prolungati? E come incide l’inattività sul filtro antiparticolato? Leggi i consigli dei nostri tecnici.
Controllare batteria e pneumatici innanzi tutto
Il lockdown causato dall’emergenza Coronavirus ha ridotto se non azzerato tutti i nostri spostamenti in auto. A rischiare subito un malfunzionamento, in periodi di fermo, sono innanzi tutto la batteria e gli pneumatici. Dopo un fermo di 4 settimane, infatti, il consiglio di ACI per evitare che la batteria si scarichi del tutto è quello di “utilizzare l’auto almeno ogni 7 o 14 giorni”.
Per evitare, invece, che il peso della vettura ferma deformi a lungo andare gli pneumatici, il consiglio è quello di spostare ogni tanto l’auto, anche per brevi tratti. Soprattutto quando il tempo di inattività raggiunge o supera i due mesi.
Cosa avviene al Filtro Antiparticolato in caso di inattività
Come ben sappiamo le vetture diesel, quando utilizzate esclusivamente per brevi tragitti, e in maniera sporadica, sono ultra sollecitate. Questo chiaramente perché tali percorsi non consentono l’autorigenerazione e il FAP ne risente negativamente.
I brevi tratti di strade, prevalentemente metropolitane, che percorriamo ad esempio per fare la spesa, sono insufficienti a far sì che la rigenerazione del Filtro antiparticolato si compia correttamente.
Tutto ciò potrebbe portare a un danneggiamento del componente.
Ma quand’è che un filtro Fap potrebbe essere più a rischio? Secondo i nostri tecnici:
Il FAP è maggiormente esposto al danno se questo ha già un alto grado di ceneri accumulate e un elevato numero di chilometri.
Se il componente FAP dell’auto presentasse queste caratteristiche, con l’utilizzo sporadico dovuto al fermo causa quarantena, si può ritenere che nell’arco di un breve periodo potrebbe non essere più in grado di autorigenerarsi.
Nel caso la vettura abbia già
- un elevato chilometraggio e
- presentasse alert sul quadro strumenti con indicazioni esplicite al FAP
Si consiglia di prestare maggiore attenzione e di rivolgersi a uno specialista. Questo perché proprio l’impossibilità di poter percorrere agilmente percorsi extraurbani, potrebbe accelerare ulteriormente il suo deterioramento.
Auto ferma in quarantena: cosa fare con il FAP
Il primo consiglio, naturalmente, è quello di seguire le normative ministeriali previste attenendosi scrupolosamente ma cercando di compiere nell’ambito della propria abitazione quelle piccole azioni citate che possono rallentare il deterioramento e il malfunzionamento dei componenti.
Vista l’impossibilità di utilizzare le vetture diesel su percorsi extraurbani in queste settimane di lockdown, si consiglia pertanto di prediligere, se possibile, l’utilizzo di una vettura a benzina per i piccoli spostamenti ricchi di numerosi start & stop.
Hai ulteriori domande in merito al funzionamento del FAP? Non esitare a contattarci.
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